L’atleta
Sara Ventura è una ex tennista professionista con all’attivo 15 titoli italiani in carriera. Il suo miglior posizionamento è stato 250 WTA nella classifica internazionale e 2.1 nella classifica italiana.
Oggi è direttore tecnico della palestra che porta il suo nome: uno spazio esclusivo che ospita tra l’altro mostre d’arte, eventi e shooting pubblicitari.
Si distingue nel panorama sportivo italiano e internazionale per personalizzazione e cura del dettaglio.
Ed è proprio la valorizzazione dell’unicità e il rifiuto di uno standard omologante che l’hanno portata a creare dei programmi allenanti cuciti su misura sia per la persona singola che per Classi di allenamento a numero chiuso. La cura del movimento tecnico e l’attenzione alla modalità comunicativa sono le basi del lavoro di Sara Ventura.
Il suo primo libro, “ A Testa Alta” (ed. De Agostini, 2021) è un racconto emozionante e motivazionale, con uno sguardo personale sui temi di diversity e empowerment femminile.
Curriculum sportivo di Sara Ventura
Ex Tennista Professionista
Ranking internazionale WTA 250
Miglior classifica italiana 2.1
15 titoli italiani in carriea
CrossFit Lvl 1 International Trainer
CrossFit Lvl 2 International Trainer
CrossFit Gymnastic Certification
CrossFit Endurance
CrossFit Mobility
Kettlebell RKC
Maestro di Tennis FIT
Preparazione Atletica per Tennisti
Personal Trainer FIF
Preparatore Atletico FIF
Functional Training FIF
Allenamenti al Femminile FIF
Educatore Alimentare FIF
Ipertrofia FIF
Pilates Advanced Training FIF
Istruttore Nazionale di Pesistica FIPE
Allenamenti al femminile FIF
Partecipazione al corso Animal Flow
Tennis
Ho iniziato a giocare a tennis a 5 anni e la mia carriera internazionale è terminata a 28. Il tennis è stato la mia vita, ho amato e odiato questo sport che tanto mi ha fatto soffrire e tanto mi ha insegnato.
La differenza tra un grande campione e un buon giocatore non è vincere o perdere, ma la capacità di rielaborare i fallimenti.
In una recente intervista Djokovic dice: “Tutti i giocatori hanno paura e capita che siano invasi di emozioni negative, ma la differenza tra un campione e un buon giocatore, è il tempo che si rimane dentro queste emozioni. Io mi concedo un attimo e poi resetto la mente e ricomincio a giocare dando il meglio di me.”
Penso che questo sia un grande insegnamento di vita. Il segreto non è essere sempre positivi, non permettersi di cadere, ma sapere che questo fa parte del processo di miglioramento e rialzarsi.
Arte
Nella mia carriera ho subito infortuni molto pesanti, nel corso della mia vita ho perso i miei genitori, ho avuto delusioni e sogni infranti. Ho fatto periodi dove non vedevo la luce e il mio sguardo rimaneva fisso nel vuoto.
Ho odiato me stessa e le scelte che ho fatto, ho pensato di non avere più energia, risorse, motivazione.
L’arte è stata per me una grande cura, l’arte è stata un allenamento per l’anima.
Insieme allo sport, l’arte, mi ha reso un essere umano più completo.
Terminata la mia carriera da tennista ho deciso due cose:
- diventare il coach che non avevo mai avuto
- dedicare del tempo all’arte
Decido così di frequentare un’accademia d’arte ad indirizzo antroposofico, dove il lavoro di pittura, scultura e disegno rappresentano parallelamente un lavoro sulla propria interiorità attraverso atmosfere, ombre e colori.
La mia vita riprende a splendere, i colori ritornano vivi, brillanti. Tutto ritrova significato.
Apro la mia palestra, una galleria d’arte dove le persone si allenano. Arte, corpo e design si incontrano rispecchiando la mia filosofia.
“Ogni corpo è una forma d’arte”
Body ecology
Esistono canoni estetici che vanno decostruiti, che ci ingabbiano e peggiorano la nostra condizione di infelicità.
Questo è un luogo dove la vostra unicità viene rispettata e valorizzata, perché come dico spesso, la cosa più importante è stare meglio e l’allenamento serve proprio a questo.
Il mio aspetto è soggetto a stereotipi ben definiti. Mi capita di essere discriminata perché troppo maschile, troppo definita, poco femminile.
Attraverso la mia esteriorità racconto la mia vita, so che il mio corpo è difficile, ma per ognuno è così. Il corpo parla.
Mi sono dovuta difendere per anni, il mio aspetto esteriore intimorisce, in realtà io sono tutt’altro, la mia anima riflette un’interiorità molto delicata.
Dovremmo riflettere molto sugli stereotipi che attribuiamo ai corpi degli altri.
Il corpo comunica dati importanti. Io tengo molto al mio corpo, perché ho cura delle mie emozioni e viceversa.
Tutti questi fattori, queste esperienze di vita, mi hanno portato ora a scegliere di allenare voi.
In una danza tra arte, corpo, poesia, vorrei creare un movimento armonioso, dove il risultato dovrà essere il nostro dipinto perfetto.
L’arte non ha regole di bello/brutto, giusto/sbagliato, l’arte è respiro, libertà. E in questa filosofia di creazione che si distacca da canoni estetici stereotipati, che alimento ogni giorno la mia creazione artistica attraverso ognuno di voi.
Buon allenamento!